10 dicembre 2018
Alessandro Rossi
Alessandro Rosssi con una nipotina sulla grande terrazza dello chalet di Asiago
Alessandro (1819-98) era figlio di Francesco che proveniva da S. Caterina di Lusiana ed è considerato il pioniere dell'industria laniera italiana; inoltre nella seconda metà dell'800 promuoverà nell'alto vicentino la costruzione di arterie stradali e ferroviarie: tra queste la nuova strada del Costo che, iniziata nel 1848, contribuirà a togliere gran parte dell'Altopiano da un secolare isolamento.
A dirigere i lavori il patriota garibaldino Cristiano Lobbia fresco di laurea d'ingegneria.
Gut un Haus Rossi - Ka Sleghe
Gaetano Rossi
A fine '800 è stato Gaetano, uno degli undici figli nato nel 1848, a raccogliere il testimone e la passione del padre per il "modernismo": promuoverà la costruzione della ferrovia a cremagliera che darà un definitivo incremento all'industria turistica dei Sette Comuni.
Dopo una travagliata gestazione la prima locomotiva detta la Gobba giungerà a Cesuna solo il 24 aprile 1909, e ad Asiago l'intera tratta entrerà in servizio nel 1910. Già dagli albori del secolo la notizia aveva allertato molti emigranti che decideranno di tornare investendo i loro risparmi negli alberghi. Nessuno però gli aveva detto che nel frattempo, con un frenetico saliscendi, il treno stava trasportando i materiali per costruire le fortezze che avrebbero permesso ai militari di aggredire e invadere il Trentino fino a inglobare il Tirolo del Sud.
Dopo l'unica vittoria ottenuta in guerra dall'Italia molti di loro ritorneranno con le pive nel sacco a tribolare oltre oceano.
Fiat cabriolet del 1905
Dal treno all'auto
Gaetano è stato anche il capostipite degli automobilisti italiani.
In Alsazia dove aveva dei magazzini, Alessandro aveva conosciuto personalmente Armand Peugeot, il fondatore della casa automobilistica e nel 1882 gli ordina una "Peugeot Type 3" che gli verrà consegnata il 2 gennaio 1883 a Piovene Rocchette.
Sarà Gaetano a guidarla: viaggiava a 18 chilometri all'ora, fu la prima autovettura circolante in Italia.
Se la prima ferrovia italiana Napoli Portici è stata inaugurata dai Borboni nel 1839, i Rossi sono stati i primi a percorrere le strade italiane con un'auto tra Piovene Rocchette e Schio, e forse anche quelle di montagna salendo sull'Altopiano dove Alessandro aveva costruito ad Asiago nel 1882 uno chalet in stile montano a ridosso dei confini di Gallio.
Ma per salire il Costo ci vorrà qualcosa d'altro di quel “trabiccolo” Peugeaot, forse una Fiat cabriolet del 1905 che si vede nella cartolina Bonomo di fronte alle scuderie annesse alla Villa; probabilmente l'edificio si stava adeguando alla nuova moda delle quattro ruote con relativa autorimessa.
Villa Rossi, le scuderie
Ma la spensierata Bella Epoque stava per concludersi e anche la Villa dei Rossi finirà di lì a poco nel mattatoio e nel dimenticatoio; verrà completamente distrutta dai bombardamenti opposti, prima austriaci, poi italiani. Solo le Scuderie rimarranno in piedi e si possono vedere ancora oggi ristrutturate in modo dozzinale: dell'edificio storico mantengono solo il volume esterno.
Ma quel che è peggio e fa rivoltare lo stomaco è il volume aggiunto, non si capisce come il comune abbia potuto permetterlo.
Quello che resta delle scuderie, con appendice anni'60
I ruderi dello chalet nel 1918
Vedi: http://www.eurovicenza.eu/la-villa-delloblio-e-dello-scand…/