Mi è sempre piaciuto andar per cimiteri, non solo quelli più famosi come Père-Lachaise a Parigi, o Staglieno a Genova, ma anche quelli di piccoli paesini sperduti dell'Italia. Venendo da una piccola terra che è diventata uno dei più grandi cimiteri all'aperto d'Italia, ho sempre mantenuto una certa attenzione ai diversi modi in cui è stata tramanda la memoria dei defunti.
In Altopiano i Caduti della Grande Guerra sono stati un vero problema per la popolazione, ventimila persone rientrate dopo tre anni di profugato e di umiliazioni nei paesi rasi al suolo, costrette a vivere attorno alle macerie delle loro case in quello che era stato per due anni e mezzo un fronte ancora caldo, il più densamente popolato di quell'insensata guerra.
Papà appena rientrato a Cesuna nel '19, ricordava che gli amici più grandi giocavano a calcio con un teschio trovato nei pascoli infagottato con degli stracci a mo' di pallone.
Le raccolte dei Caduti si facevano in fosse comuni anonime più simili a discariche; forse è per questo che quassù non c'é mai stata una grande attenzione per i Caduti, soprattutto quelli locali incisi sui monumenti, di cui nessuno conosce i luoghi dove sono morti, i loro volti, il decorso delle loro malattie e mutilazioni, la storie delle vedove e degli orfani.
Al piano terra del Palazzo del Turismo Millepini di Asiago una piccola stanza che non contiene neanche una classe di studenti, funge da Museo multimediale interattivo della grande Guerra; monitor e touch screen ci raccontano tutti i dettagli delle battaglie e delle armi.
Le pareti sono tutte tappezzate di ritratti di soldati, peccato che siano immagini anonime di repertorio raccolte chissà dove.
Ben diverso è girare per i cimiteri del centro-sud d'Italia, dai più piccoli borghi dell'Umbria, alle sperdute montagne del Cilento, fino alla più profonda Sicilia.
Lì so che troverò sempre qualcosa della mia terra.
A Trapani, la città italiana più lontana dal fronte, c'é una zona del cimitero dedicata ai Caduti del 1915-18.
Cimitero di Trapani, reparto Caduti Grande Guerra
Sergente Todaro Giovanni, Caduto sul Monte Xomo di Gallio,Altipiano dei Sette Comuni, 2-6-1916
Vincenzo Torrente, sold. 4° Regg. Fanteria, 13 10 94. Caduto per la Patria a Monte Zebio il 20-6-1917